EQUILIBRIO, FORZA E FLESSIBILITÀ - LE TRANSIZIONI DELLO YOGA E DELLA VITA

La transizione tra due asana ricorda la fine di una espirazione, quando, completamente rilassati, ci prepariamo al respiro successivo. E come si dice che la pausa alla fine di una espirazione porti in sé saggezza e conoscenza, lo stesso può valere anche per il passaggio tra due asana; la transizione richiede energia, coordinazione mentale e fisica, offre innumerevoli informazioni sulla nostra pratica e sul nostro essere e va eseguita con grande concentrazione per rimanervi presente all'interno. Quando emergiamo dallo spazio di una transizione creiamo la piena espressione della nostra posizione e il modo in cui gestiamo il passaggio verso il risultato finale è lo specchio di come ci muoviamo nella vita. La transizione tra asana é importante quanto l'asana stesso; mostra in che modo e quanto siamo coinvolti nel flusso della pratica e il flusso delle pratica é quanto di più importante ci sia per realizzare Pratyahara e Dharana, il distacco e la concentrazione. Il modo in cui ci approcciamo alle transizioni durante la nostra pratica yogica rivela anche il modo in cui affrontiamo le situazioni di incertezza nella nostra vita. Se nella transizione non usiamo i nostri muscoli addominali la nostra discesa a terra sarà rovinosa. Dobbiamo quindi concentrarci su come gestiamo i passaggi e i cambiamenti nella nostra vita per utilizzare tutti gli strumenti interiori che ci possano supportare. Dobbiamo entrare nel flusso e vivere ogni esperienza come una transizione fluida o dobbiamo cadere sperando di cavarcela e di raggiungere il risultato finale senza sforzo? Migliorando e perfezionando il nostro movimento di transizione impariamo a muoverci in modo fluido nella pratica dello yoga e anche tra i piccoli e grandi imprevisti della vita, con equilibrio, forza e flessibilità.

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