BHARADVAJASANA - DEL PENSIERO LATERALE E DELLA DETERMINAZIONE
- Fabio - My Personal Yoga
- 2 apr 2017
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Nella seconda serie Ashtanga, Bharadvajasana precede Ardha Matsyendrasana e insieme creano una breve sequenza di asana in torsione. E' significativo che nelle precedenti posizioni il drishti, lo sguardo, sia diretto in avanti o indietro mentre queste due torsioni richiedono che il praticante assuma uno sguardo laterale, incoraggiando in lui l'esercizio del "pensiero laterale", la modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio particolare, ovvero l'osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Ed è altrettanto rilevante che nella Primary Series e nella Intermediate Series queste due posizioni siano le uniche dedicate a due Rishi, due saggi. I due Saggi al cui nome sono dedicati questi due Asana furono molto diversi tra loro. Bharadvaja fu un Rishi vedico mentre Matsyedranath, a cui è dedicata la seconda posizione in torsione, fu un Siddha tantrico. L'affiancamento di Bharadvajasana e Ardha Matsyendrasana rappresenta le due radici del sistema dell'Ashtanga Yoga: Veda e Tantra. Bharadvaja è uno dei Saptarishis, i sette Saggi, citati nel Ramayana ed è figlio di Atri, e discepolo di Valmiki. Bharadvaja è l'autore di una larga parte dei Rigveda, e si dice anche che sia uno degli autori dell'originale Ayurveda. I Brahma Purana citano che Bharadvaja insegnò l'Ayurveda al re di Benares. Secondo il Ramayana, Lord Rama mentre si recava in esilio, visitò l'ashram di Bharadvaja cercando la sua benedizione. Sembra che questo ashram fosse dove ora sorge la città di Allahabad, alla confluenza dei fiumi gange e Yamuna. Bharadvaja fu uno dei padri della cultura indiana e la sua sapienza rappresenta in molti modi l'essenza del pensiero indiano. Fin da giovane Bharadvaja si dedicò allo studio dell'eterna scienza Vedica e rendendosi conto che era necessario tantissimo tempo, iniziò a dedicarsi a pratiche yogiche per estendere la durata della sua vita e portare a termine i suoi studi. Proseguendo nello studio veniva a conoscenza di sempre più estese aree del sapere, delle quali era completamente all'oscuro. E così intensificò la sua pratica per guadagnare sempre maggior tempo. Ogni Deva a cui Bharadvaja dedicava la sua pratica si presentava davanti a lui e gratificato dal suo esercizio dello Yoga gli garantiva favori e una lunga durata della vita. Un giorno Bharadvaja chiese a Lord Indra di prolungare ancora una volta la sua vita. Indra gli apparve e gli disse che tutto ciò che aveva appreso fino ad allora era solo un pugno di sabbia, mentre ciò che doveva ancora imparare era come una enorme montagna. L'imperturbabile Bharadvaja ottenne di prolungare ancora la durata della sua vita e ricominciò a studiare. La storia di Bharadvaja esemplifica la determinazione e la devozione dei fondatori della cultura indiana e della società vedica. Quando noi praticanti moderni dello Yoga eseguiamo Bharadvajasana possiamo sentire dentro di noi il cammino percorso da Bharadvaja e da tutti gli altri Rishi e l'ispirazione che ha reso possibile questa tradizione. Chi di noi pratica uno degli antichi sadhana, che siano asana, pranayama, meditazione, canto dei mantra, si erge sulle spalle degli antichi saggi indiani. da Ashtanga Yoga - The Intermediate Series: Mythology, Anatomy and Practice di Gregor Maehle